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Luca Iaccarino

Identità Piolose

Quando devo andare a mangiare da qualche parte, guardo tre guide: la Michelin, di cui ho l’App gratuita sul telefono; Osterie d’Italia (ce l’ho di carta); e Identità Golose, on line e gratuita. Lunedì i super boss e il caporedattore Gabriele Zanatta hanno presentato la guida 2022 e se mi vedete nella foto qui sopra è perché nella guida ci sono dieci “Storie di gola”, dieci racconti da ogni parte del mondo. Con il glorioso Cavallito abbiamo scritto una guida alle piole di Torino, che sono la cosa più bella che ci sia in città. Vi copio qui sotto l’introduzione e il link per leggere le schede di tutte le nostre 25 piole preferite (scelte con Alessandro Lamacchia, con il quale da dodici anni facciamo la guida I Cento).

“Il cuore di ogni piemontese goloso batte forte per le piole, e noi non facciamo eccezione. La piola – per chi vivesse oltre i confini sabaudi e fosse magari convinto che Piola sia il cognome d’un calciatore o una fermata della metro milanese – è la tipica osteria regionale. E quando diciamo osteria, intendiamo osteria: una questione più di vino che di cibo, più di Barbera che di agnolotti. La piola tradizionale è pintoni e tavolacci, pensionati e uova sode (in funzione anti-sbronza, si sostiene senza un vero avvallo scientifico), briscole e osti. Poi, sul finir del Novecento, la piola s’è fatta trattoria, s’è ingentilita, magari pure s’è un po’ imborghesita ma lo stile è quello: cose semplici e promiscuità.

Amiamo talmente le piole che quando con Matteo Baronetto abbiamo deciso di organizzare una manifestazione gastronomica a Torino – Buonissima – ancor prima delle mega-cene con i mega-chef (c’erano i fratelli Adrià, per dire) abbiamo varato Piolissima, una serata in cui in quattordici piole torinesi si mangiavano acciughe al verde, si beveva Barbera e si faceva bisboccia (c’erano il coro degli Alpini e il torneo di bocce, lo scopone e le schitarrate).

Ma il nostro amore per le piole è antico: dal lontano 2010 con il sodale Alessandro Lamacchia ne raccontiamo 50 ogni anno nella guida pubblicata da EDT “I Cento di Torino” (che somma, appunto, 50 luoghi Top e 50 Pop). Con il suo aiuto – L’Acino, Antiche Sere e Parlapà sono le sue preferite – abbiamo così stilato quest’elenco di piole adorate. E ve le consegniamo con amore, da cuore a cuore. Da fegato a fegato.”

E qui tutte le piole:

Vai alle recensioni delle nostre piole su Identità Golose.

 

Nella foto (Brambilla/Serrari) da sinistra a destra alcuni degli autori delle “storie”: Carlo Passera, Giulia Caffiero, Marianna Vitale, Gabriele Zanatta, Giulia Liu, e io (che sembro un baccalà)